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Il documentario “My Uncle Tudor” (Nanu Tudor) realizzato da Olga Lucovnicova vince al Berlinale – Berlin International Film Festival – l’Orso D’oro per il miglior cortometraggio.

Come ogni storia emozionate, parte tutto dalle origini, un ritorno nella terra natale, un viaggio nei ricordi dell’infanzia, in famiglia, l’estate a casa della bisnonna…

Immagini intime, in bianco e nero, sguardo dalla “finestra” dentro all’anima e nella mente. Le zie parlano del passato, un passato segnato dallo zio Tudor, che senza troppi sensi di colpa riconosce che non c’è niente di sbagliato “giocare” con la nipote di appena 9 anni. La regista lo affronta, dopo lunghi 20 anni di silenzio, chiedendo il perché quei giochi erotici con una bambina che non conosceva nemmeno il significato. Voce tremante che trasmette tanta emozione, immagini piene di metafora che accompagnano le testimonianze timide. Come ogni vittima di abuso di violenza, affronta il trauma per liberarsi dal dolore, dalla paura, dalla vergogna, perché la vergogna deve stare sempre da parte dell’aggressore. E il cambiamento trova forza nel coraggio di parlare. Sempre!

“My Uncle Tudor” – titolo originale “Nanu Tudor” – è un film di 20 minuti, scritto e diretto da Olga Lucovnicova, una giovane regista di 29 anni originaria della Repubblica Moldova, in co-produzione con l’Universidade Lusófona, Lisbona e l’University of Film and Arts, Budapesta, prodotto da Luca School of Arts, Belgio. Lingua originale: rumeno e russo con sottotitoli in inglese.

Filmografia:

2013 O Crenguță De Scoruș (One Little Rowan Branch

2015 Nu Am, Moarte, Cu Tine Nimic (I Do Not Hate You, Death

2018 Valurile Pustiului (The Desert Waver

2019 Nu E Sfârșitul (It’s Not The End

2020 Nanu Tudor (My Uncle Tudor)

Fonte